Il mio nome è Bibi, principe schiavo venusianoIl mio nome è XZG WO, ho 21 anni e sono il principe ereditario di Venere, ma tutti qui mi chiamano "Bibi" che significa "culo aperto" in Marziano. Il mio titolo reale è carta igienica per culi marziani da quando la casa regnante venusiana è stata ridotta in catene dai generali Marziani. Dalla maggiore età sono diventato ufficialmente uno schiavo. Ho condiviso questo destino con i compagni venusiani della mia età, insieme soggiogati in catene e abusati. Maledetti Marziani e maledetto il giorno in cui hanno conquistato Venere. Ormai sono anni che sono schiavo, ma brucia ancora ogni volta che un moccioso marziano mi chiama Bibi (culo aperto in Marziano) e ride con i suoi amici, sento come un pugnale dentro, il mio orgoglio reale che brucia.
Nonostante i soprusi e le angherie ringrazio per il padrone che mi è toccato. E' di una ricca famiglia nobile marziana, è indubbiamente bello e forte e ritengo che mi tratti in modo giusto. La sua famiglia è nota in tutto il pianeta e unge bene le corde dell'amministrazione centrale di Marte pur di continuare ad avere me e i miei parenti al suo servizio. Il mio padrone si chiama Maximilian Augustus Koolar II, ma si fa chiamare semplicemente Max. La storia con il mio padrone, Max, è particolare, infatti siamo coetanei e da piccoli eravamo amici, e giocavamo insieme. A quel tempo mai avrei immaginato che un giorno avrei obbedito a tutti i suoi ordini e che sarei stato il suo schiavo ubbidiente e che avrei inghiottito così spesso la sua sborra.
In ogni caso ora anche per lui sono solo Bibi "culo aperto". Mi chiama in questo modo con noncuranza, in pubblico, con i suoi amici o soci in affari. Ed io ammetto che purtroppo provo un debole per lui e soffro ad essere sempre sminuito senza tregua. Ma è giusto così, infatti, non sono altro che uno schiavo ormai. Anche se nel profondo mi sento ancora "il principe ereditario" e nella mia pazzia vorrei avere una relazione con Max, ma da pari a pari. Così quando il mio padrone mi chiama "bibi" in pubblico o mi ridicolizza in altro modo, e le persone si girano e mi guardano, mi sento umiliato e divento sempre rosso. Lui qualche volta si accorge, e allora mi chiama di nuovo, a voce più alta, per mettermi ancora di più al mio posto. In quel momento gode a dirlo, a sapere di avere tutto quel potere su di me. Lui, un marziano qualunque, con una parola può comandare il principe di un intero pianeta, che in silenzio, coda tra le gambe, testa china e ginocchia a terra, ubbidisce prono. Purtroppo non è solo lui a godere nel vedermi sottomesso. I marziani sono un popolo prepotente ed edonista, godono a sfruttare ogni schiavo. Noi venusiani siamo il loro target preferito, e abusano di noi in ogni modo. Anche per strada. Io purtroppo sono noto, a causa delle mie origini reali, così qualche volta i marziani che incrocio per strada mi riconoscono, magari mentre svolgo i servigi al mio padrone, allora mi indicano agli amici, guarda è "bibi"! e quando non ci sono autorità che possono redarguirli, fanno gesti osceni, mi spogliano, spintonano. E abusano di me, in modi indegni, infilano dita nelle mie cavità, mi sputano addosso o mi costringono a chinarmi e baciargli i piedi luridi. Se mi oppongo mi picchiano, una volta un marziano mi ha bloccato al fondo di una strada buia e aveva il cazzo in mano, mi ha costretto a toccarglielo e poi mi ha fatto inginocchiare, e me lo spingeva sulle labbra finché, controvoglia, non ho dovuto aprire la bocca per contenere il suo membro virile e lui ha finito nella mia bocca, facendomi ingoiare tutto.Ma forse è meglio se vi racconto tutta la storia da principio. Da quel giorno che ha segnato la disfatta del mio popolo. L'inizio della schiavitù del mio popolo per mano dei Marziani coincide con la sconfitta di Venere nella Terza battaglia dei due mondi.