Autobus-3
Disclaimer: This story is fiction. All persons depicted are just names, all actions are fiction. It deals with sex between consenting consenting males. Any person under 18 or if you find this type of story offensive, or viewing this material is illegal where you are, then please do not read it !
[Encounters][Non-English]
Luca e Murad si prenono una pausa. Il medio orientale si spoglia completamente e si sdraia sul materasso. Luca si avvicina a me facendo sventolare la sua asta coperta di saliva davanti alla mia faccia. Mi porge la mano, l'afferro e mi aiuta a rimettermi in piedi. I nostri corpi si toccano per qualche istante. Murad inizia a massaggiarsi l'asta guardandomi. Luca mi conduce verso di lui.
Mi accoscio su Murad e con la mano guido il suo uccello dentro di me. Dopo il trattamento ricevuto il sesso entra senza difficoltŕ. Provo solo una fitta quando la cappella oltrepassa l'ano ma poi, grazie allo sperma depositato dall'americano, questa scivola senza fatica. Dopo poco i peli pubici di Murad mi accarezzano le natiche. Rimango seduto sopra di lui cercando di raccogliere le forze residue.
"Sdraiati su di me."
Appoggiando le ginocchia sul materasso faccio come dice. Lui inizia a muoversi con la coda dell'occhio vedo Luca inginocchiarsi dietro di me. Quando lo sento premere rimango sbigottito. Prima che possa dire qualcosa spinge con forza. L'ano si dilata allo spasmo e mi scappa un grido. Ansimando continua a spingere, Murad mi abbraccia stringendomi a sé. L'organo di Luca mi penetra e sento quello di Murad premere con forza contro le pareti del retto. Ad ogni spinta la cappella di Murad sfrega contro la prostata.
Schiacciata tra i nostri corpi sudati la mia cappella inizia a sfregare contro l'addome irsuto di Murad. Luca mi afferra le spalle aumentando il ritmo. Sotto di me Murad č scosso da fremiti e quando lo sento gridare d'estasi capisco che č venuto. Il suo sesso perde consistenza senza poter uscire dato che Luca non accenna a fermarsi.
Luca alterna il ritmo prendendosi tutto il tempo. Il sesso di Murad ricomincia a crescere e quando ormai č tornato duro come roccia lo la mia prostata viene nuovamente coinvolta. In men che non si dica cado in balia di un orgasmo cosě intenso da farmi gridare in modo osceno. Il mio sesso inizia ad eruttare, lo sperma caldo finisce sui nostri corpi schiacciati mischiandosi al sudore. Le contrazioni del mio retto agiscono sulla cappella di Murad provocandogli a sua volta un'orgasmo.
Luca lo tira fuori e muovendosi rapidamente si mette davati a me. Murad continua a muoversi dentro di me anche se ormai l'asta si sta rimpicciolendo. Guardo l'uccello di Luca coperto in parte dallo sperma del medio orientale e senza esitazioni lo prendo in bocca. Lui inizia a fottermi la bocca con foga. Geme. Una smorfia di dolore gli deforma il viso, sta cercando di prolungare la cosa il piů possibile. Con un ultimo affondo, che spinge la sua verga in profonditŕ, viene.
Luca rimane fermo per qualche minuto guardandomi con un'espressione selvaggia. Tengo in bocca il suo uccello ancora duro e con la lingua gli accarezzo la punta. Ogni volta che la tocco lo sento ansimare. Sembra quasi che provi dolore, tuttavia non accenna a tirarlo fuori. Lo tormento finché gemendo non viene altre due volte. Poi l'asta inizia a rimpicciolirsi e solo allora decido di liberarlo dal tormento.
Quando esco dal palazzo si č fatta sera. Il mio corpo odora di sudore e sperma. Oltre allo zaino porto un sacchetto di plastica con dentro le mie scarpe. Ai piedi ho le Adidas di Murad, sono il mio trofeo. Ogni volta che le indosserň, e lo farň finché non cadranno a pezzi, mi tornerŕ in mente quest'ordalia sessuale. Luca cammina accanto a me. Ad un certo punto mi guarda e chiede:
"Davvero posso stare da te ? Sei sicuro che non ti dia troppi problemi ?"
Sorrido.
"A patto che non mi porti a casa degli sconosciuti incontrati sull'autobus."
FINE